02 Gennaio 2017

16 COSE CHE HO IMPARATO DAL FONDATORE DI NIKE

Ci sono libri che quando leggi ti senti quasi in obbligo di condividere con le persone perché ti lasciano qualcosa dentro. E “L’arte della vittoria” di Phil Knight, fondatore di Nike, per me è uno di questi. La mia non è una recensione o un riassunto, sono alcuni spunti importanti che ho tratto dalla lettura vorace di un’autobiografia in cui si intravede da subito la presenza della penna insuperabile di J.R. Moehringer, già autore di “Open”, il bestseller che racconta la vita del tennista Andre Agassi. Vorrei sinceramente che leggeste questo libro, vi rapirà fin dalla prime pagine e non potrete più smettere.

Le 16 cose che mi lasciato:

1) Senza una grande passione per un imprenditore è difficile combattere tutte le sfide che si trova davanti e incassare tutte le sconfitte; il rischio concreto è di finire a lavorare solo per i soldi. L’azienda da cui prenderà vita il brand “Nike” nasce dalla passione di un atleta di mezzofondo di ottimo livello che amava correre (Phil Knight) e dal suo allenatore, che viveva per la corsa.

2) Difficile per un imprenditore non sacrificare il tempo dedicato alla famiglia per sviluppare la sua azienda. E’ un passaggio che va valutato attentamente perché potrebbe rivelarsi molto costoso.

3) Per anni Phil Knight, che ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel 1963 (a 25 anni) per mantenersi ha avuto un secondo lavoro come revisore dei conti in un’altra società.

4) “Ero stato incapace di vendere enciclopedie e per giunta avevo disprezzato quel lavoro. Ero stato un po’ più bravo a vendere fondi comuni d’investimento, ma mi ero sentito morto dentro. Perché vendere scarpe era tanto diverso? Perché, mi resi conto, non era vendere. Io credevo nella corsa. La convinzione, decisi. La convinzione è inarrestabile.”

5) Le banche, anche negli Stati Uniti, anche negli anni sessanta, complicavano la vita alle aziende in espansione. Le banche nel corso dei primi quindici anni si sono rifiutate di finanziare più volte quella che sarebbe diventata un’azienda da 30 miliardi di fatturato con 10 mila collaboratori.

6) Un’azienda di produzione si afferma solo dopo diversi anni che è sul mercato.

7) “Non dire mai alle persone come fare le cose. Dì loro cosa fare e ti sorprenderanno con la loro ingegnosità.”

8) Nike prende il nome da una donna della mitologia greca, Atena, che personifica la vittoria (Nike). Il nome non è stato scelto a caso.

9) Verità. “Facciamo affari con voi della Blue Ribbon da anni e sappiamo che dite la verità. Tutti gli altri cercano di fregarci, ma voi siete onesti. Perciò se dite che questa nuova scarpa, questa Nike, ha delle potenzialità, noi vi crediamo.”

10) Lo swoosh, il logo di Nike, è stato definito dal suo fondatore come il “rumore di qualcuno che ti supera.”

11) “A quel tempo, le scatole da scarpe erano o bianche o blu, punto, ma io avevo voluto qualcosa che spiccasse, che saltasse agli occhi dagli scaffali dei negozi di articoli sportivi, perciò avevo chiesto scatole arancione vivo, fluorescente.”

12) “Guardando quella scarpa trasformarsi, nel 1976, da accessorio popolare a manufatto culturale, mi venne in mente una cosa. La gente potrebbe cominciare a indossarla a scuola. E in ufficio. E per fare la spesa. E nell’intera vita quotidiana. Così ordinai alle nostre fabbriche di cominciare a produrle in blu, perché sarebbero state meglio con i jeans e le vendite decollarono.”

13) L’azienda dev’essere strutturata con un solo capo che dev’essere in grado di delegare tanto a persone motivate dalla passione per quello che fanno e che si sentono parte di qualcosa importante.

14) Una delle campagne pubblicitarie di Nike, 1977. “Battere gli avversari è abbastanza facile. Battere se stessi è un impegno senza fine”.

15) “I pavidi non sono mai partiti e i deboli sono morti per strada… quindi rimaniamo noi, signore e signori. Noi”

16) Le innumerevoli sedi Nike nel mondo, indipendentemente dalla nazione, hanno il numero di telefono che finisce per 6453, gli stessi tasti con cui si scrive Nike con il T9.


Alessandro Zocca
Titolare di Globe srl

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